Consigli per salvare il pianeta
Negli ultimi anni, il consumo di pesce nel mondo è aumentato del 2,1% all'anno, superando la soglia dei 20 kg pro capite. Un incremento maggiore di quello di tutti gli altri alimenti proteici (carne, latticini, latte, ecc.) – dati FAO. I pesci non sono però inesauribili: per rendere il loro consumo sostenibile i pescatori dovrebbero liberare i pesci con misura più piccola della minima stabilita, per dare loro il tempo di crescere e riprodursi. Per questa ragione le reti da pesca dovrebbero avere maglie più larghe. E noi consumatori? Nell’acquisto e nel consumo, seguiamo le indicazioni delle organizzazioni internazionali come la FAO e WWF, che segnalano le specie meno a rischio; compriamo solo pesci adulti e non limitiamoci a quelli più conosciuti.
20 ANNI DOPO…
non è solo il titolo del celebre romando di Alexandre Dumas, sequel del più celebre I TRE MOSCHETTIERI. Nel 2000 sulla Terra vivevano 6,1 miliardi di persone. Secondo l’ONU, nel 2020, il numero complessivo è diventato 7,9 miliardi. Quasi due miliardi in più di esseri umani che consumano le risorse limitate del nostro pianeta. I soli rifiuti prodotti dai Paesi OCSE in questi vent’anni sono aumentati da 632 milioni a 705 milioni di tonnellate. Cioè dell’11,6% in più.
Il costo nascosto della carne
Gli impatti ambientali e sanitari della carne in Italia gravano sulla collettività per 36,6 miliardi di € all'anno. Sono i costi “nascosti” del consumo di carne.
Se dovessimo ricondurre queste esternalità al prezzo dei prodotti, un Kg di bovino dovrebbe costare in media 19 € in più rispetto al prezzo attuale.
(fonte ricerca 2021 Demetra per Lav)
To BEE or Not To BEE: riuscite ad immaginare l'Italia senza api?
Il nostro paese, in rapporto alla sua superficie, è tra i Paesi con la fauna apistica più ricca al mondo eppure, secondo il Comitato Italiano IUCN sono ben 151 le specie di api native in Italia in stato di declino. Le principali minacce sono dovute alle attività umane che modificano e inquinano il loro habitat, in particolare per l’uso sconsiderato di pesticidi, il consumo di suolo, l'impoverimento dei paesaggi agricoli, l’inquinamento, i cambiamenti climatici e la diffusione di parassiti e malattie veicolate dall’introduzione di nuove specie aliene invasive. Il WWF ha promosso una petizione per chiedere all' Unione Europea, al Governo italiano e alle Regioni di attivarsi per salvare gli insetti impollinatori, da loro dipende la vita del Pianeta.
I fiori appassiti delle Alpi
Come conseguenza del ritiro dei ghiacciai, Il 44% delle specie montane è a rischio estinzione. L’Artemisia Genipi, il Sassifraga Viola, il Ranuncolo dei Ghiacciai, il Sedum Alpestre… potrebbero scomparire per sempre dalle nostre montagne. Le conseguenze di un fenomeno globale sono misurabili e percepibili a livello locale. La scomparsa delle piante pioniere sarebbe seguita da quella degli altri organismi ad esse associati.
(fonte Università di Stanford)
I fiori appassiti delle Alpi
Come conseguenza del ritiro dei ghiacciai, Il 44% delle specie montane è a rischio estinzione. L’Artemisia Genipi, il Sassifraga Viola, il Ranuncolo dei Ghiacciai, il Sedum Alpestre… potrebbero scomparire per sempre dalle nostre montagne. Le conseguenze di un fenomeno globale sono misurabili e percepibili a livello locale. La scomparsa delle piante pioniere sarebbe seguita da quella degli altri organismi ad esse associati.
(fonte Università di Stanford)
Il costo nascosto
della carne
Gli impatti ambientali e sanitari della carne in Italia gravano sulla collettività per 36,6 miliardi di € all'anno. Sono i costi “nascosti” del consumo di carne.
Se dovessimo ricondurre queste esternalità al prezzo dei prodotti, un Kg di bovino dovrebbe costare in media 19 € in più rispetto al prezzo attuale.
(fonte ricerca 2021 Demetra per Lav)
To BEE or Not To BEE: riuscite ad immaginare l'Italia senza api?
Il nostro paese, in rapporto alla sua superficie, è tra i Paesi con la fauna apistica più ricca al mondo eppure, secondo il Comitato Italiano IUCN sono ben 151 le specie di api native in Italia in stato di declino. Le principali minacce sono dovute alle attività umane che modificano e inquinano il loro habitat, in particolare per l’uso sconsiderato di pesticidi, il consumo di suolo, l'impoverimento dei paesaggi agricoli, l’inquinamento, i cambiamenti climatici e la diffusione di parassiti e malattie veicolate dall’introduzione di nuove specie aliene invasive. Il WWF ha promosso una petizione per chiedere all' Unione Europea, al Governo italiano e alle Regioni di attivarsi per salvare gli insetti impollinatori, da loro dipende la vita del Pianeta.
Consigli per salvare il pianeta
Negli ultimi anni, il consumo di pesce nel mondo è aumentato del 2,1% all'anno, superando la soglia dei 20 kg pro capite. Un incremento maggiore di quello di tutti gli altri alimenti proteici (carne, latticini, latte, ecc.) – dati FAO. I pesci non sono però inesauribili: per rendere il loro consumo sostenibile i pescatori dovrebbero liberare i pesci con misura più piccola della minima stabilita, per dare loro il tempo di crescere e riprodursi. Per questa ragione le reti da pesca dovrebbero avere maglie più larghe. E noi consumatori? Nell’acquisto e nel consumo, seguiamo le indicazioni delle organizzazioni internazionali come la FAO e WWF, che segnalano le specie meno a rischio; compriamo solo pesci adulti e non limitiamoci a quelli più conosciuti.
20 ANNI DOPO...
non è solo il titolo del celebre romando di Alexandre Dumas, sequel del più celebre I TRE MOSCHETTIERI. Nel 2000 sulla Terra vivevano 6,1 miliardi di persone. Secondo l’ONU, nel 2020, il numero complessivo è diventato 7,9 miliardi. Quasi due miliardi in più di esseri umani che consumano le risorse limitate del nostro pianeta. I soli rifiuti prodotti dai Paesi OCSE in questi vent’anni sono aumentati da 632 milioni a 705 milioni di tonnellate. Cioè dell’11,6% in più.
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