giochi di equilibrio

la terza avventura di Bia, a fumetti


LABORATORI DI MANUALITÀ


Le stoviglie sono da sempre una straordinaria fonte di creatività. La circolarità del piatto, superficie bianca da decorare, disco da lanciare, tondo da piegare… l’espressività delle forchette, che diventano linguaggio delle mani nello straordinario LE FORCHETTE DI MUNARI del 1958 (Corraini editore)…

Noi vi proponiamo due tipi di attività con le stoviglie usa e getta biodegradabili: inviateci i vostri lavori, li pubblicheremo sulle nostre pagine social.



due idee

per creare con le stoviglie in MATER‑BI


1. QUESTO NON È UN PIATTO

Ispiriamoci al “Il tradimento delle immagini” del pittore surrealista René Magritte
che disegnando una pipa, negava l’evidenza scrivendovi sotto “ceci né pas une pipe!”
(ma la sua semplice rappresentazione).


Diverse possibilità:

Considerare il piatto per la sua funzione primaria:

- con che cosa ti piacerebbe riempirlo? (chiedete in famiglia e disegnate tutti i risultati);
- quale cibo rappresenta meglio i tuoi gusti: disegnalo, visto dall’alto!
- come decoreresti, divertendoti e rallegrandoti, un piatto bianco che possa poi servire per il tuo pranzo o cena?

Il piatto è un disco, un foglio rotondo, disegnaci sopra qualcosa che:

- faccia ridere chi lo vede;
- possa essere toccato restituendo sensazioni tattili (ad esempio superfici morbide o ruvide);
- come un POP-UP sveli disegni e informazioni, coperte da un cartoncino tondo che avete incollato come una pagina di un libro sul suo centro;
- rappresenti qualcosa di puramente fantasioso, che avete sognato o immaginato, come un mondo immaginario, oppure la Terra vista dalla Luna
- cosa si vede da una finestra rotonda;
- una torta che ti piacerebbe cucinare;

Il piatto diventa un modello

da trasmettere ai nonni o genitori; considerate il cerchio come un quadro da appendere come vi piace o alla maniera di un pittore che conoscete… In alternativa al disegno, potete usare la tecnica del decoupage o del collage di immagini ritagliate da riviste e giornali.

Consigliateci altre attività come queste!


2. IL PIATTO CHE PARLA

Usiamo il piatto per scrivere e illustrare uno o più consigli utili a non sprecare il cibo,
non lasciando il piatto pieno di avanzi a fine pasto
(da appendere in mensa o in cucina).


Tre modalità:

a. il piatto-libro:

ritagliare una serie di fogli di carta, in modo da formare un piccolo opuscolo circolare, piegando i fogli lungo il loro diametro e collocandoli nella parte interna del piatto;

b. la trama e l'ordito nel piatto

tagliare a strisce parallele il fondo del piatto, tessere le aperture ottenute con una serie di strisce di carta di larghezza 1 cm, lunghe 15/20 cm, oppure con nastri di stoffa, fili di lana...

c. il piatto esplosivo - azioni contro lo spreco

utilizzare le stesse strisce del punto precedente in modo che da un lato siano incollate alla superficie del piatto e dall’altro sorreggano disegni di avanzi di cibo e scritte contro lo spreco e che cosa si può fare per evitarlo.


Alcuni consigli per
NON LASCIARE AVANZI NEL PIATTO:


A. quando possibile, assaggiare il cibo prima di farselo servire, per verificare se di gradimento;
B. farsi riempire il piatto in base al proprio appetito;
C. (in mensa/al ristorante) dividere le porzioni abbondanti con il vicino;
D. chiedere a chi cucina di non eccedere nelle porzioni, cucinando solo quanto si è puoi in grado di consumare;
E. imparare a utilizzare bene il frigorifero e/o il freezer, in modo da conservare i cibi avanzati proteggendoli nell’involucro adatto e/o congelandoli se è il caso;
F. prima di considerare se dare il cibo avanzato all’animale di casa (es. gatto o cane), conoscere ricette per poterlo riutilizzare in modo efficace, dopo averlo ben conservato;
G. (al ristorante) portare a casa gli avanzi, utilizzando gli appositi contenitori (doggy-bag).



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