l'isola dei tesori

la quarta avventura di Bia, a fumetti


ECONOMIA
CIRCOLARE VS. LINEARE

adottare nuovi parametri:
analisi del ciclo di vita, economia circolare

Il conferimento dei rifiuti in discarica non è la soluzione. Nei rifiuti indifferenziati ci sono ancora molte risorse!

Prima di tutto è necessaria una buona raccolta differenziata di tutti i rifiuti e, in particolare, dei rifiuti organici che, se non separati, “sporcano” la frazione secca.

In secondo luogo, per un equilibrio complessivo del territorio, sono necessari impianti di riciclaggio per ogni area urbana. Ad esempio, per la filiera dell’organico, impianti di compostaggio industriale, per le plastiche e gli altri materiali differenziabili (carta, vetro, acciaio e alluminio...), impianti industriali di selezione e riciclaggio, in modo da evitare trasporti inutili e costosi dei rifiuti raccolti.

Prima di diventare rifiuti, gli imballaggi sono oggetti che dovrebbero soddisfare i bisogni per cui sono stati creati, commercializzati, distribuiti e acquistati rispettando principi tali da minimizzare il loro impatto sul pianeta.

La sostenibilità ambientale, di fronte alle emergenze ambientali che stiamo vivendo, deve diventare sempre più un valore condiviso da produttori, distributori, consumatori e istituzioni.



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un’analisi ambientale fondamentale

IL CICLO DI VITA

di un prodotto

I 4 indici di valutazione per produrre un imballaggio.
Il profilo ambientale di un imballaggio (durante l’intero processo di vita: produzione, utilizzo, smaltimento) è definito da 4 indici principali:
quantità di energia consumata;
quantità di acqua inquinata;
quantità di aria inquinata;
quantità di rifiuti prodotti.

I 4 indici dovrebbero essere i criteri guida per una progettazione industriale attenta all’ambiente, un valido schema con cui valutare l’effettivo servizio prestato dal materiale principale che compone l’imballaggio.

Sotto l’aspetto puramente ecologico, ogni imballaggio dovrebbe essere valutato, oltre che per le sue funzioni primarie (protezione del contenuto, analisi del processo produttivo, rapporto con il consumatore), per le sue possibilità di riutilizzo e di riciclo, per il risparmio di risorse che comporta la sua produzione, per la tutela dell’ambiente nel suo corretto utilizzo e smaltimento.


L’ECONOMIA CIRCOLARE



L’economia circolare risponde a tre emergenze:

la crescente scarsità di materie prime provenienti dalle risorse naturali, i cambiamenti climatici e la forte esplosione demografica.

Le stime prevedono

che ci saranno 9 miliardi di persone sul pianeta entro il 2050.
Il che significa un fabbisogno equivalente di energia, acqua, cibo e terreni agricoli.
Al 2050 mancano poco più di 30 anni.

L’economia...

Per contenere i cambiamenti climatici in atto, è necessario:
- limitare, rispetto al periodo preindustriale, a 1,5 gradi Celsius il riscaldamento medio globale...

...dei cambiamenti climatici.

- orientare investimenti privati e statali verso uno sviluppo a basse emissioni di gas serra;
- ridurre le emissioni quando ci spostiamo, quando mangiamo o quando riscaldiamo le nostre case e i luoghi di lavoro...



L'ECONOMIA CIRCOLARE

non è solo riciclo. È molto di più!

È un cambio di paradigma economico e sociale, capace di cambiare i nostri stili di vita per rispettare l’unico pianeta che abbiamo. Ad esempio.
1. RIUTILIZZO - riparare e recuperare;
2. CONSUMO E UTILIZZO COLLABORATIVO – SHARING ECONOMY - ad es. condivisione dei servizi...
3. ECONOMIA FUNZIONALE - nell'economia funzionale si acquista l'uso di un prodotto piuttosto che il prodotto stesso;
4. ECO-DESIGN - l'eco-design prevede la progettazione di un prodotto considerando il suo intero ciclo di vita, in modo che possa essere riciclato o i suoi componenti riutilizzati una volta obsoleto;
5. ESTRAZIONE E ACQUISTI SOSTENIBILI - le imprese e le comunità sono invitate ad adottare una politica di acquisto responsabile, tenendo conto, nelle loro decisioni, dei criteri ambientali; particolare attenzione dovrebbe essere prestata ai metodi di estrazione delle risorse, la fase più inquinante della produzione;
6. ECOLOGIA INDUSTRIALE E TERRITORIALE – ottenuta, ad esempio, ottimizzando lo scambio di flussi di energia e materiali tra industrie, l’insieme del ciclo di vita dei prodotti, le emissioni di CO2, ogni altro aspetto ambientale, compreso il “fine vita” dei prodotti.